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Corte di Giustizia Europea - Telecamere nascoste sul posto di lavoro: sono lecite in alcuni casi

Telecamere nascoste sul posto di lavoro? Sì, secondo la Corte di Strasburgo.

A un datore di lavoro è concesso installarle senza avvertire i dipendenti qualora abbia fondati sospetti che lo stiano derubando e che le perdite subite siano ingenti.

La Corte Europea dei diritti umani lo ha stabilito con la sentenza definitiva emessa il 17 ottobre 2019 in cui afferma che l’operazione di videosorveglianza condotta in un supermercato spagnolo non ha violato i diritti alla privacy dei lavoratori, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano o aiutavano altri a farlo.

Il parere della Corte UE sulle telecamere nascoste sul lavoro

Un datore di lavoro può installare delle telecamere nascoste senza avvertire i lavoratori qualora abbia fondati sospetti che i dipendenti lo stiano derubando e che le perdite subite siano ingenti.

L’ha stabilito la Corte europea dei diritti umani nella sentenza definitiva emessa ieri (17 ottobre 2019) in cui afferma che l’operazione di video sorveglianza condotta in un supermercato spagnolo non ha violato i diritti alla privacy dei lavoratori, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano o aiutavano altri a farlo.

La vicenda ebbe inizio nel 2009 quando un manager di un supermercato spagnolo situato in provincia di Barcellona si accorse che i livelli delle scorte in magazzino e quelli del venduto giornaliero non corrispondevano e che in pochi mesi aveva perso circa 82mila euro.

Per scoprire i colpevoli fece allora installare delle telecamere visibili alle uscite del supermercato e alcune nascoste puntate sulle casse. I dipendenti filmati a rubare per loro stessi o per altri furono licenziati, ma fecero causa affermando che con le telecamere nascoste era stata violata la loro privacy.

I tribunali spagnoli gli diedero torto, così come oggi la Grande Camera della Corte di Strasburgo che ha ribaltato il giudizio emesso in primo grado lo scorso anno.

Nella neo sentenza i giudici di Strasburgo affermano che, date tutte le circostanze del caso, non vi è stata alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e che l’installazione di telecamere nascoste, senza previo avviso ai dipendenti, era giustificata dai sospetti ben fondati e dalle perdite subite.

Inoltre, nella sentenza si evidenzia che la video sorveglianza è durata solo 10 giorni, che le telecamere erano puntate su un punto specifico “nella zona aperta al pubblico” e che i filmati sono stati visionati solo da un ristretto numero di persone e utilizzati per uno scopo ben determinato.

Fonte www.commercialistatelematico.com - Vincenzo D'Andò


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